Alcuni esempi pratici Del nostro metodo di lavoro
Per quanto riguarda le offerte sull'energia elettrica, non tutte le società propongono una tariffa personalizzata in base alle esigenze dei singoli clienti, privati o attività che siano.
Molti degli operatori che possiamo vedere ogni giorno bussare alle nostre porte (o alle porte della nostra attività) hanno a disposizione una e una sola tariffa e cercano di convincerci che sia la migliore per noi: nel 75% dei casi non è così.
Per questo vi proponiamo alcuni esempi pratici del nostro metodo di lavoro, per farvi comprendere come grazie alla nostra consulenza possiamo trovare sempre la tariffa più conveniente per voi: il sistema che applichiamo si chiama ANALISI DELLA FATTURA (o Analisi della Bolletta) e serve a fornire al cliente un preventivo personalizzato sulla base dei propri consumi, come potrete vedere negli esempi sottostanti.
I nostri incaricati eseguono per prassi, prima di procedere con qualsiasi accordo, l'analisi della fattura.
Molti degli operatori che possiamo vedere ogni giorno bussare alle nostre porte (o alle porte della nostra attività) hanno a disposizione una e una sola tariffa e cercano di convincerci che sia la migliore per noi: nel 75% dei casi non è così.
Per questo vi proponiamo alcuni esempi pratici del nostro metodo di lavoro, per farvi comprendere come grazie alla nostra consulenza possiamo trovare sempre la tariffa più conveniente per voi: il sistema che applichiamo si chiama ANALISI DELLA FATTURA (o Analisi della Bolletta) e serve a fornire al cliente un preventivo personalizzato sulla base dei propri consumi, come potrete vedere negli esempi sottostanti.
I nostri incaricati eseguono per prassi, prima di procedere con qualsiasi accordo, l'analisi della fattura.
La bolletta
Per capire le base del nostro metodo di lavoro, vi portiamo ad esempio la bolletta di un'attività. Lo scopo è quello di aiutarvi a capire come leggere una bolletta e su quali voci possiamo aiutarvi a risparmiare.
Come potete vedere nell'immagine, in questa bolletta di esempio troviamo indicato il prezzo totale da pagare, la suddivisione in voci sulla sinistra e, parte molto importante, i nostri consumi indicati in kWh sulla destra, come potete vedere evidenziato nell'immagine sottostante.
Nell'area evidenziata in rosso, il consumo viene suddiviso in base agli orari di utilizzo (indicati come F1, dalle ore 8 alle ore 19, F2 dalle ore 19 alle ore 23, F3 dalle ore 23 alle ore 8 più sabato e domenica). Per le tre fasce, gli operatori applicano tariffe diverse e il costo totale della bolletta viene modulato in base ai nostri consumi.
Su quali voci possiamo risparmiare
Il prezzo totale della bolletta viene quindi calcolato in base ai nostri consumi: adesso andiamo nel dettaglio a vedere le varie voci per capire su quali possiamo risparmiare e su quali la normativa non ci permette di agire.
La prima voce che prendiamo in considerazione è quella dei Servizi di Vendita. In questa voce è compresa una quota fissa (che si aggira intorno ai 2,5 euro per le bollette di casa, 10 euro per le attività) su cui non possiamo agire in alcun modo. Il resto è la parte su cui possiamo risparmiare in base alle tariffe applicate dalle varie compagnie, in base ai nostri consumi nelle tre fasce, di cui abbiamo parlato prima. La nostra analisi della bolletta farà abbassare il costo proprio di questa voce, andando a garantire un risparmio sul totale da pagare.
La seconda voce che evidenziamo è chiamata Servizi di Rete. Nel costo relativo a questa sezione sono indicati tutti i contributi che siamo tenuti a pagare per il fatto di essere allacciati alla rete elettrica nazionale: questa parte è pertanto fissa, qualsiasi operatore abbiamo, in quanto sono spese richieste da TERNA, la società nazionale che si occupa di mantenere ed ampliare la rete (intervenendo sui tralicci, sui cavi, sulle centraline e via dicendo). La spesa va in base ai nostri consumi pertanto, a parità di consumo in kWh, non c'è modo di risparmiare su questa voce.
La parte evidenziata nell'immagine precedente è quella relativa alle Imposte, un costo fisso richiesto dallo Stato che non varia in base all'operatore di energia elettrica che abbiamo. Le imposte non sono mai molto elevate, ma non c'è modo di ridurle cambiando operatore.
L'ultima parte che andiamo ad analizzare e che può contribuire in modo non indifferente al risparmio sulla bolletta è l'IVA. L'IVA è un'imposta presente su tutti i prodotti che acquistiamo; viene imposta per il 10% sulle bollette delle abitazioni, per il 22% sulle forniture relative alle attività commerciali e sugli utilizzi privati diversi dall'abitazione (ad esempio, un magazzino privato).
Considerando che possiamo risparmiare, come abbiamo già detto, sulla voce dei Servizi di Vendita, anche l'IVA può essere più bassa alla fine. Un esempio: su un imponibile (la somma delle voci esclusa l'IVA) di 100 euro per un'attività, il costo finale sarà di 122 euro (100+22 di IVA). Se risparmiando sui servizi di vendita riuscissimo ad avere un'imponibile di 70 euro l'iva sarebbe di 15,40 euro: avremmo così risparmiato 30 euro sui servizi di vendita e 6,60 euro sull'IVA, per un risparmio totale di 36,60 euro.
Adesso che abbiamo capito, a grandi linee, come leggere una bolletta e su quali voci possiamo risparmiare (perché, abbiamo visto, alcune voci sono fisse) possiamo vedere degli esempi pratici del nostro metodo, relativi ad attività di tipo diverso ma applicabili a qualsiasi tipo di realtà aziendale o residenziale.
Considerando che possiamo risparmiare, come abbiamo già detto, sulla voce dei Servizi di Vendita, anche l'IVA può essere più bassa alla fine. Un esempio: su un imponibile (la somma delle voci esclusa l'IVA) di 100 euro per un'attività, il costo finale sarà di 122 euro (100+22 di IVA). Se risparmiando sui servizi di vendita riuscissimo ad avere un'imponibile di 70 euro l'iva sarebbe di 15,40 euro: avremmo così risparmiato 30 euro sui servizi di vendita e 6,60 euro sull'IVA, per un risparmio totale di 36,60 euro.
Adesso che abbiamo capito, a grandi linee, come leggere una bolletta e su quali voci possiamo risparmiare (perché, abbiamo visto, alcune voci sono fisse) possiamo vedere degli esempi pratici del nostro metodo, relativi ad attività di tipo diverso ma applicabili a qualsiasi tipo di realtà aziendale o residenziale.
Situazione 1
Prendiamo come primo esempio l'attività di un'autofficina.
Gli orari di lavoro di questa attività sono mattutino (8-12) e pomeridiano (14-18).
La tariffa applicata (offerta A) prima del nostro intervento nell'attività era così suddivisa:
F1: 0,08 €/kWh
F2: 0,09 €/kWh
F3: 0,07 €/kWh
Con un consumo, in base ai loro orari, di:
3200 kWh nella F1
40 kWh nella F2
40 kWh nella F3.
La loro spesa con l'offerta A è di 262,40 €.
Applichiamo una delle tariffe a nostra disposizione con i seguenti costi (offerta B):
F1/F2/F3 (tariffa unica, senza differenza di prezzo tra le fasce): 0,07 €/kWh.
La spesa con l'offerta B è di 229,60 €, con un risparmio mensile di 32,80 € ed un risparmio annuale di 393,60 €.
Gli orari di lavoro di questa attività sono mattutino (8-12) e pomeridiano (14-18).
La tariffa applicata (offerta A) prima del nostro intervento nell'attività era così suddivisa:
F1: 0,08 €/kWh
F2: 0,09 €/kWh
F3: 0,07 €/kWh
Con un consumo, in base ai loro orari, di:
3200 kWh nella F1
40 kWh nella F2
40 kWh nella F3.
La loro spesa con l'offerta A è di 262,40 €.
Applichiamo una delle tariffe a nostra disposizione con i seguenti costi (offerta B):
F1/F2/F3 (tariffa unica, senza differenza di prezzo tra le fasce): 0,07 €/kWh.
La spesa con l'offerta B è di 229,60 €, con un risparmio mensile di 32,80 € ed un risparmio annuale di 393,60 €.
Situazione 2
Potremmo a questo punto pensare che l'offerta B sia sempre e comunque migliore per i clienti.
Prendiamo però ad esempio un'altra tipologia di attività, in questo caso un panificio. Gli orari di lavoro sono notturno (22-6) e mattutino (7-13).
I loro consumi in relazione agli orari sono di:
1500 kWh nella F1
500 kWh nella F2
1500 kWh nella F3
In base all'offerta B vista in precedenza (0,07 €/kWh senza differenza di prezzo tra le fasce) la loro spesa sarebbe di 269,50 €.
Un altra offerta, l'offerta C, che non sarebbe conveniente per l'autofficina di cui abbiamo parlato prima, propone però le seguenti tariffe:
F1: 0,06 €/kWh
F2: 0,08 €/kWh
F3: 0,05 €/kWh
Per 205,00 € di spesa totale per il panificio.
In base alla differenza tra le due offerte il risparmio sarà di 64,50 € mensili, per un risparmio annuale di 774 €.
Prendiamo però ad esempio un'altra tipologia di attività, in questo caso un panificio. Gli orari di lavoro sono notturno (22-6) e mattutino (7-13).
I loro consumi in relazione agli orari sono di:
1500 kWh nella F1
500 kWh nella F2
1500 kWh nella F3
In base all'offerta B vista in precedenza (0,07 €/kWh senza differenza di prezzo tra le fasce) la loro spesa sarebbe di 269,50 €.
Un altra offerta, l'offerta C, che non sarebbe conveniente per l'autofficina di cui abbiamo parlato prima, propone però le seguenti tariffe:
F1: 0,06 €/kWh
F2: 0,08 €/kWh
F3: 0,05 €/kWh
Per 205,00 € di spesa totale per il panificio.
In base alla differenza tra le due offerte il risparmio sarà di 64,50 € mensili, per un risparmio annuale di 774 €.